Articolo di Annapaola Digiuseppe per Classicult.it
«L’anima è la sola e sovrana padrona della nostra condizione e del nostro agire; occorre studiarla e indagarla, e risvegliarne le infinite risorse», scrive Michel Eyquem De Montaigne alla fine del XVI secolo nei suoi Saggi.
All’imperativo del filosofo francese risponde perfettamente Antonella Alberghina nella sua raccolta poetica L’armadio di coscienza (Eretica Edizioni, 2023).
L’autrice, appunto, indaga l’anima e, soprattutto, ne scopre e ne evidenzia le infinite risorse, rintracciandone il risveglio laddove essa si manifesta attraverso i suoi abiti di velo: le sue infine maschere.
Le maschere, infatti, cui la tradizione letteraria attribuisce perlopiù una connotazione negativa, diventano per Antonella Alberghina una meravigliosa invenzione.
Nell’affrontare il tema delle maschere psicologiche e sociali, ossia l’artificio con cui ognuno di noi nasconde il vero io per mostrare la parte di sé che più si addice al ruolo o alla circostanza del momento, l’autrice si allontana dal pensiero più diffuso, proponendo una coraggiosa e innovativa sovversione dei luoghi comuni.
[…]
Commenti recenti